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Addestratori vs Educatori Cinofili

No, la questione è Violenza vs Competenza.


Redazione ThinkDog - 9 Novembre 2023


Nel mondo della cinofilia, si è diffusa la discussione tra addestratori e educatori, spesso caratterizzata da fraintendimenti, polemiche, sfide e toni violenti. In questo articolo cercheremo di fare chiarezza su queste differenze, sfatando alcuni miti e focalizzandoci sulla deontologia professionale e il benessere dei cani.

Deontologia professionale nel Mondo Cinofilo

Il nostro viaggio inizia con una riflessione sulla deontologia professionale nel campo cinofilo. Molto spesso i professionisti addestratori ed educatori si trovano in contrapposizione perché si parte da un approccio sbagliato: “visto che tu non la pensi come me allora sei un incompetente, visto che non la pensi come me allora sbagli e truffi la gente!”. Ora il punto è che l’addestramento e l’educazione hanno una differenza, è profonda e va compresa, ma non è quella che dice che l’addestramento è brutto e l’educazione è sbagliata.

Differenze tra Addestramento ed Educazione

Contrariamente a quanto si possa pensare, non si tratta di etichettare l’uno come “cattivo” e l’altro come “buono”. Addestramento significa “rendere destro” rendere abile, rendere capace ad un ambito di intervento circoscritto. Cioè addestro il cane per svolgere un compito, per esempio, fare Agility, trovare le persone disperse in superficie, fare protezione civile, questi sono ambiti di addestramento.
Quindi gli addestratori non è che sono tutti sbagliati, Biagio D’Aniello, mio amico, ricercatore universitario (la sua ricerca sull’odore delle emozioni ha fatto il giro del mondo) è anche un addestratore.
Il suo cane da salvataggio in acqua ha il record come il cane che ha salvato più persone in acqua al mondo. Lui non usa il collare a strangolo, non usa coercizione, usa i principi dell’apprendimento con questo cane che è diventato bravissimo.
Gli attuali campioni del mondo di Obedience, cioè la disciplina che mette i cani in obbedienza, ottengono il podio perché non usano coercizione, usano solo il rinforzo positivo e sono trainer, sono addestratori.

L’Educazione è qualcosa che include l’Addestramento. Ogni cane è unico e irripetibile, ha dei talenti tutti suoi e vogliamo magnificarne la personalità, educandolo anche al rapporto con le persone con cui vive, con le persone che dovrà incontrare, con gli altri cani, in modo che formi delle capacità, delle attitudini e delle facoltà svilupparle per fare in modo che il cane si comporti in modo adeguato nel contesto in cui vive.
Educazione deriva da ex-ducere, ovvero “condurre/tirare fuori”, quindi liberare qualcosa che è nascosto ma che c’è. L’idea appartiene alla filosofia di Platone e Socrate, secondo i quali imparare non è acquisire nuove conoscenze, ma accedere nuovamente a ciò che già sappiamo e che è solo momentaneamente oscurato. Educare il cane vuol dire tirare fuori e aiutarlo a sviluppare tutto il suo potenziale, metterci dalla sua prospettiva, guardare il mondo con i suoi occhi, imparare a leggere il cane e a comunicare con lui, capire i suoi stati d’animo, orientare tutto quello che facciamo ai suoi bisogni.

Come nasce questa diatriba tra addestratori ed educatori?

Una volta gli addestratori, quelli che si occupavano di addestrare i cani, usavano tutti il collare a strangolo. Questa cosa di utilizzare pian piano il rinforzo positivo e quindi il collare fisso, e poi addirittura la pettorina, è arrivata dopo con il comportamentismo.
Usiamo il rinforzo positivo anziché lo strattone, usiamo il gioco per far divertire I cani, comprendiamo l’esercizio dell’apprendimento e quindi tutti ì trainer, quelli che comprendevano la mente del cane, si sono detti “ma perché devo far violenza sul cane se posso usare altri metodi?“, così c’è stato un cambiamento e molti addestratori sono migliorati.
Tanti però sono rimasti ancorati ai metodi coercitivi.
Ora quindi bisogna capire che la grande differenza non è tra educatori buoni e addestratori cattivi. La grande differenza è in questi due ambiti: se uno utilizza violenza sul cane o no.

Nuovi orizzonti nel Mondo Cinofilo tra Addestratori ed Educatori

Non si tratta di impegnarsi in una competizione inutile, ma piuttosto di concentrarsi sul miglioramento personale e sulla critica costruttiva.

La vera sfida qual è?
A prescindere dai nostri metodi la vera sfida è andare su ciò cui siamo d’accordo per trovare un terreno comune e lavorare insieme per migliorare la vita dei cani e dei loro compagni umani.
Se Cinofilia vuol dire “amore per i cani” allora, alla base di tutto, possiamo trovare un terreno comune nell’amore per i cani. Se diamo una definizione di amore per noi è desiderare la loro felicità, che la loro qualità di vita e di relazioni si innalzi.
Concentrandoci su questo obiettivo comune, possiamo trasformare le controversie in un dialogo costruttivo e creare un futuro migliore per i nostri compagni pelosi.

Conclusioni

Il mondo dell’addestramento e dell’educazione dei cani ha fatto molta strada. Siamo passati da metodi coercitivi a un approccio più gentile e compassionevole. Il rinforzo positivo, la gentilezza e il gioco si sono dimostrati strumenti potenti per modellare il comportamento e sviluppare le capacità cognitive del cane.

Come amanti dei cani, è fondamentale per noi rimanere informati, impegnarci in discussioni significative e continuare a migliorare i nostri metodi. Insieme, possiamo creare un ambiente cinofilo migliore.

Per approfondire

Recupera la diretta organizzata da La Lega Nazionale del cane – Animal Protection sul tema “Cinofilia: quando l’educazione diventa abuso”: https://bit.ly/3FRRk9h