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Come si può creare empatia con il cane? Le quattro chiavi per riuscirci


Zeina Ayache - 18 Febbraio 2019

Stabilire una relazione empatica ci aiuta a migliorare. Coltivarla è possibile, ecco come

L’empatia è fondamentale per vivere una relazione appagante e serena con il nostro cane, ma come possiamo diventare più empatici? Ce lo spiega Angelo Vaira nella nuova puntata di Animal Minds, online su Corriere.it.

Da Carl Rogers a tutti noi

“Un alto grado di empatia in una relazione è probabilmente il fattore più determinante nell’apportare trasformazioni e apprendimento” queste sono le parole di Carl Rogers, psicoterapeuta americano e uno dei primi autori ad utilizzare il termine ‘empatia’. L’empatia è determinante non solo nelle relazioni tra esseri umani, ma anche tra umani e animali, cani compresi. Come possiamo sviluppare questa capacità? Ecco 4 consigli utili.

1. Assumere la prospettiva dell’altro

Come indica lo stesso nome della scuola di Angelo, “Think Dog”, il riuscire a mettersi ‘nei panni’ dell’altro è importante per poterlo capire. E non significa chiedersi ‘Cosa farei se fossi al posto del mio cane?’, ma l’analizzare la situazione in cui si trova il mio cane, prendendo in considerazione il suo passato, il suo carattere, la sua emotività, per comprendere esattamente cosa stia provando in quel momento, in quella situazione.

2. Non giudicare

Non esiste una reazione che sia in assoluto sbagliata, se il mio cane ha per esempio paura di qualcosa che, secondo me, non dovrebbe preoccuparlo, non è corretto giudicarlo, ma semmai devo chiedermi perché per lui sia spaventosa. Ritenere che la reazione del nostro cane sia sbagliata, non ci permette di essere empatici con lui.

3. Riconoscere le emozioni dell’altro

Per sviluppare l’empatia, possiamo iniziare a sviluppare la nostra capacità di riconoscere le emozioni che il cane sta provando. Ad esempio, osservando il modo in cui si muove (tranquillo o agitato), la postura, l’espressione del volto, i vocalizzi, eventuali tremori. Allenandoci a conoscere e riconoscere il modo in cui esteriormente il nostro cane esprime ciò che prova interiormente, possiamo iniziare a comprenderne le emozioni. Quando il livello di empatia è molto alto, noi stessi iniziamo non solo a riconoscere come sta vivendo il nostro cane una data situazione, ma proprio a vivere le sue emozioni: sentiremo ciò che sente l’altro.

4. Comunicare di aver riconosciuto le emozioni

Una volta che abbiamo compreso quali siano le emozioni che il nostro cane sta provando, dobbiamo compiere un passo in più: fargli capire che abbiamo capito. Ignorare un cane che ha paura, mettendoci a fare dell’altro, è sbagliato, lo fa sentire incompreso e da solo di fronte alle sue difficoltà. Questo non significa essere accondiscendenti con la paura, sta infatti a noi mostrarci sicuri di fronte ad un problema, dicendo al cane che va tutto bene e facendolo sentire capito.

Insomma, come diceva Daniel Siegel, “Empatia è sentirsi sentiti” e i cani sono campioni in questo: quante volte vi è capitato di sentirvi giù di morale e di aver notato un comportamento diverso da parte del vostro cane che, magari, si è avvicinato e si è sdraiato accanto a voi?
Grazie a questi quattro consigli abbiamo la possibilità di ‘coltivare’ l’empatia, riuscendo ad entrare maggiormente in contatto con il nostro cane, di fatto aiutando la relazione.


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