Chi squarcia il velo dei condizionamenti culturali e vive col cane un’autentica relazione di amicizia, sa cosa voglio dire. Durante una semplice passeggiata la mente del cane diventa un’estensione della nostra.
Percepiamo l’ambiente in modo diverso. Siamo attratti da particolari che altrimenti non noteremmo. Il nostro umore e quello dell’animale si mescolano, e finiamo per essere motivati a fare cose che altrimenti non faremmo.
Quanto cambia la nostra esperienza della neve quando stiamo col cane? Quanto quella del bosco?
Ma questo non ha a che vedere solo con le camminate in natura. Accade anche nei momenti di gioco o quando si fanno attività di training o ricerca.
I cani offrono sempre un modo di rapportarsi alle situazioni che è diverso dal nostro, dandoci la possibilità di rendere più ampia la nostra percezione del mondo, molteplici le finestre attraverso cui possiamo affacciarci su di esso.
Inoltre c’è qualcosa di ancor più profondo.
A quanti di voi è capitato di notare la grande quantità d’amore e significato che la presenza del cane immette in momenti “normali” e che pertanto diventano speciali?
Ecco i nostri animali hanno il potere di trovare qualcosa di speciale in posti del tutto ordinari…”
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Dalla scrivania di Angelo Vaira