Teoria e pratica sono facce della stessa medaglia. Senza l’una non si può padroneggiare l’altra. Tuttavia se è facile trovare corsi da frequentare e libri da leggere, può essere impresa davvero ardua, soprattutto se siamo alle prime armi, trovare un banco di pratica adeguato, dove la parola “adeguato” significhi sostanzialmente “adatto alla crescita sia dell’educatore che del binomio cane / compagno umano”. Quando siamo alle prime armi nella nostra esperienza cinofila, sia che siamo operatori o allievi educatori in formazione, necessitiamo di un terreno di pratica in cui possiamo sviluppare le abilità acquisite senza rischiare di fare danni e, magari, potendo beneficiare della supervisione di chi è più esperto di noi. Fino ad oggi ci si rivolgeva a familiari, amici e conoscenti, che avessero un cane e spesso le occasioni di esercitarsi davvero erano molto scarse.
Ma da oggi c’è una novità che, con la collaborazione di tutti, potrà aprire molte opportunità di fare pratica a chi inizia la sua attività sul campo. Questa novità è rappresentata da un progetto che nasce dagli educatori ThinkDog che lavorano al Parco canile di Milano e che ha una duplice finalità:
Gli educatori del Parco Canile selezionano i casi di adozione idonei e le famiglie interessate ad un percorso educativo e, insieme con l’operatore / allievo di riferimento, stilano un programma di attività personalizzato. Di volta in volta l’operatore / allievo informa gli educatori dei progressi o delle necessità di modifica al percorso. Ovviamente gli educatori del Parco Canile rimangono a disposizione per aiuto, suggerimenti o semplicemente consulti che dovessero rendersi necessari durante il lavoro.
Alla fine di ogni percorso l’operatore / allievo compone una relazione finale del percorso.
Questa iniziativa è svolta a titolo gratuito ma rappresenta un modo molto semplice, diretto ed immediato, per avere accesso a due risorse molto preziose:
Inoltre, non dobbiamo dimenticare che, quando si lavora bene, il rapporto con le famiglie e con i loro cani difficilmente si chiude con il la fine del percorso educativo. Attraverso il canile, operatori e allievi educatori possono quindi accedere a un ampio ventaglio di possibilità per proseguire in autonomia il loro rapporto “cinofilo” con i soggetti con cui lavoreranno a questo progetto.
Non dobbiamo dimenticare, infine, che questa iniziativa rappresenta anche un potenziale bacino di binomi interessati a progetti cinofili come ad esempio il Buon Cittadino a 4 Zampe, nonché una naturale fucina di possibili relazioni e referenze. Gli educatori in formazione possono quindi approfittare dei percorsi educativi mirati all’ambiente urbano per proporre e sviluppare ulteriori attività .
Vi aspettiamo in canile!