Se pensiamo alla potenza della muscolatura e della dentatura di un cane e a quanto possono essere delicati nel gioco questo ci dà una misura della loro capacità di autocontrollo.
È la mamma che insegna gli “autocontrolli”, cioè interrompe il gioco ogni volta che un cucciolo esagera con l’eccitazione o stringe troppo il morso o fa il prepotente con un fratellino.
L’intervento della mamma va dal semplice intromettersi e dividere i cuccioli all’immobilizzazione a terra del cagnolino prevaricatore; i cuccioli imparano così a non stringere mai il morso ed a controllare la propria esuberanza per non incorrere nella “punizione etologica” della mamma.
Quando i cuccioli vengono separati troppo presto o quando la mamma è giovane e inesperta oppure ha troppi cuccioli a cui badare e non riesce a svolgere la sua azione educatrice può capitare che i cani abbiano difficoltà ad autocontrollarsi o che sviluppino vere e proprie patologie del comportamento. Alcuni cani saltano addosso alle persone con troppa foga per salutarle o si lanciano fuori dalla porta di casa o dalla macchina perchè non vedono l’ora di andare a giocare al parco oppure mordicchiano le mani durante il gioco o quando gli offriamo un bocconcino o addirittura non hanno alcun controllo del morso.
Sebbene i cuccioli imparino l’autocontrollo principalmente dalla mamma, abbiamo qualche strumento a disposizione per migliorare questa capacità anche nell’adulto. Gli esercizi indicati sono soltanto un suggerimento e, secondo i casi, può essere indicato affidarsi ad un educatore, a un istruttore o a un veterinario comportamentalista se il cane ha difficoltà particolari negli autocontrolli.
Esercizio della ciotola – Si può insegnare ad aspettare pazientemente che la ciotola sia poggiata in terra prima di andare a mangiare piuttosto che saltare, abbaiare, tuffarsi sul cibo. Si riesce ad ottenere questo risultato in vari modi, quello che preferisco è mettere il cane di fronte al problema e aspettare che sia lui a trovare la soluzione giusta, anziché chiedergli di aspettare.
Doggyzen – E’ un esercizio di autocontrollo proposto da Angelo Vaira ai suoi allievi educatori cinofili. Prendere un bocconcino e con la mano chiusa a pugno farlo annusare al cane. Se il bocconcino è abbastanza appetibile, il cane cercherà di prenderlo in tutti i modi (leccando la mano, mordicchiando, abbaiando, grattando con la zampa,…) ma la mano rimane chiusa finchè il cane si ferma a pensare e smette. Con tempismo lodiamo il cane e offriamo un bocconcino con l’altra mano. Se il cane è molto insistente e non riesce a calmarsi del tutto possiamo modellare il suo comportamento premiando quando allenta un po’ l’assalto al bocconcino e guidarlo via via verso la calma. Il cane imparerà in fretta che ad agitarsi non si ottiene nulla e a rimanere calmi si ottiene un premio!
Discesa dall’automobile – far scendere il cane dalla macchina può diventare un ottimo esercizio di autocontrollo se apriamo lo sportello soltanto quando il cane è tranquillo. Cominciamo ad aprire molto lentamente e se il cane si muove per scendere richiudiamo immediatamente, ripetiamo finchè il cane capisce che per farsi aprire lo sportello deve rimanere fermo. A questo punto possiamo chiedergli di aspettare mentre agganciamo il guinzaglio e poi invitarlo a scendere e a rimanere vicino a noi.
Tira-e-molla – Giocando al classico tira-e-molla posso insegnare il “lascia” ed abituare il cane a calmarsi rapidamente dopo un’attività eccitante. Durante il gioco avvicino la treccia al corpo e la tengo ferma finché il cane non abbandona la presa, come premio lo invito a giocare nuovamente. Quando avvicinando la treccia al corpo, il cane apre la bocca quasi immediatamente, posso anticiparlo dicendo “lascia” o “grazie” e premiandolo, così che possa associare il segnale “lascia” al comportamento di aprire la bocca. Questo segnale è utile per fare in modo che il cane possa lasciare qualsiasi oggetto su richiesta! Anche in questo caso è importante farsi aiutare da un educatore esperto.